Le pagine riguardanti la pensione di vecchiaia saranno presto aggiornate con i dati del 2023. Vi preghiamo di scusarci per la lentezza di tale aggiornamento.
LA PENSIONE PRIMA DEI 60 ANNI
Esiste la possibilità di chiedere una pensione di vecchiaia francese prima dei 60 anni.
Tale possibilità riguarda chi ha cominciato a lavorare giovanissimo ed ha una carriera di lavoro particolarmente lunga ed è comunque modificata in parte dalla nuova riforma “Hollande” (vedi tabella « Pensione francese anticipata » in questa pagina).
LA PENSIONE A 60 ANNI : LA NUOVA RIFORMA “HOLLANDE”
Pur mantenendo la possibilità, prevista dalla riforma del 2010, di andare in pensione prima dei 60 anni, il Decreto 2012-847 del 2.7.2012 ripristina la possibilità di partire in pensione all’età di 60 anni, a certe condizioni.
Questa riforma concerne tutti i lavoratori, dipendenti del settore privato e pubblico, lavoratori autonomi, dipendenti dei cosiddetti Regimi Speciali (eccetto quelli delle ferrovie francesi SNCF) nati a partire dal 1952.
La riforma è entrata in vigore con il 1° novembre 2012.
La possibilità di partire in pensione a 60 anni dipenderà:
- dalla data di inizio dell’attività lavorativa
- dalla durata della contribuzione, che è la stessa prevista dalla riforma del 2010 e che dipende dall’età del lavoratore.
L’inizio dell’attivita’ lavorativa
Per questa pensione anticipata bisognerà aver lavorato e versato contributi reali per almeno 5 trimestri (cioè 1 anno e tre mesi ovvero 65 settimane) prima della fine dell’anno in cui si è compiuta l’età di 20 anni.
Per esempio, chi è nato nel mese di maggio del 1957 dovrà avere contribuito per 5 trimestri prima della fine del 1977.
Per chi è nato nell’ultimo trimestre dell’anno (ottobre, novembre o dicembre), sono sufficienti 4 trimestri prima della fine dell’anno in cui ha compiuto 20 anni.
La durata della contribuzione
Quanti contributi sono stati versati in tutta la vita lavorativa?
Finora, e anche la riforma del 2010 (“Sarkozy”) lo prevedeva, si faceva una distinzione tra periodi di lavoro con contributi “realmente versati o considerati come versati” e periodi di lavoro “accreditati”, anche se figurativi.
D’ora in poi saranno considerati solo i periodi di lavoro con contributi realmente versati a carico del lavoratore o “considerati come versati”.
Per questo sono validi tutti i contributi versati per la pensione e quindi anche quelli versati nei vari regimi francesi o nei vari Paesi dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo e Svizzera.
ATTENZIONE ! Per questa pensione anticipata non sono validi:
- i trimestri accreditati alle donne lavoratrici, e cioè i famosi due anni per ogni figlio allevato” (vedere la pagina « Informazioni complementari », capitolo « Le donne lavoratrici »),
- i trimestri di un Congedo Parentale (“congé parental”),
- i trimestri accreditati a madri o padri di famiglia per i quali a certe condizioni la Cassa di Assegni Familiari (“Caisse d’Allocation Familiales”) versa dei contributi per la pensione.
NB.: La procedura per questo tipo di domande è complessa. E’ necessario contattare un patronato, per esempio l’ INAS Francia, prima di presentare la domanda. Occorre infatti un previo benestare scritto (paragonabile in qualche modo all’estratto conto certificativo italiano) della cassa pensionistica francese competente.
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